La norma è stata strutturata in modo da poter essere utilizzata sia per la fabbricazione, sia in officina che in cantiere, di qualsiasi tipo di costruzione saldata per fusione, sia per la valutazione. È usata da organizzazioni interne ed esterne (committenti, Direzione Lavori), per valutare l’abilità di un “costruttore di manufatti saldati” nel soddisfare i requisiti del cliente, dei regolamenti o i propri requisiti. Trattandosi di norme di processo di tipo trasversale, sono applicabili a tutti i costruttori di prodotti saldati e costituiscono un riferimento normativo autonomo, seppure perfettamente integrabili alla norma UNI EN ISO 9001.
Inoltre la certificazione è richiesta per le officine di produzione di carpenterie metalliche dal D.M. del 14/01/2008.
Per i Centri di Trasformazione dell’acciaio da carpenteria che fanno uso di processi di saldatura, la conformità alle UNI EN ISO 3834:2006 rappresenta un requisito obbligatorio (D.M. 14-01-2008: Norme tecniche per le costruzioni).
Per i fabbricanti che operano secondo le direttive europee (PED, CPD, ecc.), la certificazione costituisce elemento fondamentale per la presunzione di conformità dei prodotti realizzati e comunque la definizione e il mantenimento dei requisiti di qualità per la saldatura.
In situazioni contrattuali: per la definizione dei requisiti di saldatura, come linea guida per le verifiche/qualifica dei fornitori di prodotti saldati o come un requisito contrattuale ulteriore, a garanzia della qualità e della sicurezza di prodotti realizzati mediante giunzioni saldate.
Da parte dei costruttori: in sistemi di gestione per la Qualità, come linea guida per la gestione del “processo speciale” saldatura e/o come integrazione della UNI EN ISO 9001.